Dalla morfologia alla genomica: il ruolo delle collezioni museali nello studio dell’evoluzione ieri, oggi e domani.
Il Museo di Storia Naturale di Ferrara e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione Didattica Didò e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), presentano
la sedicesima edizione del Darwin Day Ferrara. Il tema conduttore di quest’anno è centrato sull’importanza delle collezioni di piante e animali per lo studio dell’evoluzione delle specie. I campioni museali forniscono informazioni sul presente e sul passato, e permettono di ricostruire i cambiamenti, gli adattamenti, le estinzioni. Sono anche fondamentali per la tassonomia, la scienza che definisce i criteri per l’identificazione e le classificazione delle specie, contribuendo allo sviluppo di strategie di salvaguardia e conservazione degli animali e delle piante in pericolo di estinzione. Dalle collezioni si estraggono dati morfologici ma anche genetici, a partire dal DNA barcode fino ad arrivare ad una nuova disciplina che studia i genomi estratti dai reperti museali, la museomica. Ma ogni studio tassonomico ed evolutivo richiede sempre approfondimenti sistematici basati anche sulle caratteristiche morfologiche dei reperti.